Considero un vero peccato la pressochè totale mancanza di conoscenza della salumeria greca al di fuori dai confini ellenici. Se negli anni il settore caseario grazie alla potenza trainante della feta ha fatto alcuni passi per farsi conoscere all'estero, non si può affermare lo stesso per quanto riguarda i salumi.
Male, perchè la Grecia ha una tradizione plurisecolare nel settore. Salumi noti e consumati in tutto il territorio ellenico, ma anche salumi locali che fino a pochi anni fa perfino i cittadini faticavano a trovare a meno di andare in loco.
Uno di questi che personalmente considero un gran esempio di quello che la salumeria greca può offrire, è l'apaki, salume di "Megalonisos", la "grande isola" come viene affettuosamente e orgogliosamente chiamata Creta dai cretesi stessi.
Cosa è e come si prepara?
L' apaki è la lonza di maiale che viene marinata per 2 – 3 giorni in aceto di vino dopo che è stato condito con sale, pepe e erbe aromatiche come origano, salvia, timo. Queste erbe possono variare in base alla ricetta , ma soprattutto in base al luogo dove viene preparato.
Mia sorella che visse a Creta per svariati anni, mi ha raccontato che in una conferenza che aveva assistito diversi anni fa, si citava che a Creta si contavano almeno 2.000 erbe spontanee, buona parte di queste introvabili in altre parti della Grecia. Probabilmente ora questo numero sarà diminuito, ma resta comunque il fatto che a Creta si trovano erbe difficilmente trovabili altrove.
Dopo la marinatura il filetto viene appeso e affumicato lentamente con rami di ulivo, cedro, cipresso e varie erbe aromatiche.
Come si consuma?
Il modo più immediato che amano i cretesi è tagliare a fette sottili e mangiarlo accompagnando un bicchierino di rakì. Può essere inserito in un plateau di formaggi e salumi e vi farà fare un figurone.
E' utilizzato anche in cucina naturalmente. Nei giorni seguenti preparerò alcuni piatti che lo vedono come protagonista e ve li proporrò.