Per andare invece a Lefkada il traghetto non serve dato che è collegata alla terra ferma con un ponte di una ventina di metri. Si va in macchina, si attraversa il ponte e voilà! Spiagge meravigliose e mare cristallino ma non solo. Lefkada ha tanta storia da raccontare intrecciata con la mitologia.
Il suo promontorio più a Sud, il Capo Lefkata, che probabilmente ha dato il nome all'isola intera, aveva la fama di guarire dal mal d'amore chi saltava dalle sue rocce. La prima a saltare nelle acque limpide dello ionio e dare inizio al mito fu la dea Afrodite per liberarsi dal suo amore per Adone, su suggerimento di suo fratello Apollo che al promontorio aveva un tempio dedicato a lui. Funzionò, e a lei seguirono altri. Kefalos che si era invaghito di Pterela, i poeti Nikostratos e Harinos. Il mito però che ha commosso e ispirato tanti artisti è quello legato alla poetessa Saffo che si suicidò saltando dalle rocce perchè Faone aveva rifiutato il suo amore. I veneziani chiamavano il promontorio di Lefkata “Cavo Saffo” e la gente del posto “Salto della Signora”.
La vista è mozzafiato, andando a porto Katsiki, probabilmente la spiaggia più famosa dell'isola, è d'obbligo fare una deviazione e andare al promontorio per respirare il mito, senza saltare però.. pene o non pene d'amore!!!!!
Vale anche la pena cercare queste ciambelle tipiche dell'isola che confesso che io non conoscevo pur essendo stata a Lefkada una ventina di anni fa; le ho viste quie mi hanno fortemente ispirato!
Ingredienti:
- 250 gr. di farina (io ho usato la 0)
- 50 gr, di zucchero
- 5 gr. di lievito di birra secco
- 60 ml di olio evo
- 190 ml circa di acqua tiepida
- mezzo cucchiaino di cannella
- mezzo cucchiaino di chiodi di garofano in polvere
- la punta di un cucchiaino di sale
- sesamo
Procedimento:
Sciogliere il sale nell'acqua.
Setacciare 2 volte la farina e versarla in una bacinella. Versare l'olio e lo zucchero e lavorare con le punte delle dita fino a far assorbire l'olio alla farina e rendere l'impasto sabbioso. Aggiungere il lievito e le spezie e mescolare bene. Infine versare l'acqua (meglio versare prima 160 ml per verificare di quanta necessita l'impasto e aggiungere dell'altra all'occorenza) e lavorare fino a ottenere un impasto sodo ed elastico. Coprire e lasciare riposare per 20 minuti.
Trascorsi questi, prendere l'impasto e dividerlo in pezzi da 50 gr. cad. Cospargere la spianatoia di sesamo, prendere un pezzo alla volta e lavorando sulla superficie cosparsa di sesamo formare un cordone di circa 20 cm. Unire le estremità sovrapponendo l'una sull'altra, come per i taralli pugliesi per intenderci, e sistemare su una teglia ben oleata, uno vicino all'altro.
Coprire la teglia e lasciare lievitare per 4 ore. Cuocere a forno preriscaldato a 180 gradi per circa 35 minuti, finchè i ladokouloura non hanno preso un bel colore bruno.
Nota: con le quantità indicate ho ottenuto 8 pezzi che sono finiti in un battibaleno! Ottimi per la colazione spalmati di burro ma anche da soli per accompagnare il caffè o il tè.