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Channel: mangiare greco - cucina greca con tutte le ricette tipiche
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pomodorini sciroppati / domataki glyko koutaliou

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Anche i mercati all’aperto hanno la loro storia!  Quale sia quella italiana lo ignoro, altrettanto ignoravo quella dei mercati greci  fino a qualche giorno fa, quando ho letto della loro nascita su questo bel blog  dove mi fermo volentieri ogni tanto, essendo dedicato al Pireo.
Nati nel  1929 su decisione dello statista  Eleftherios Venizelos, che tra  parentesi  con mia grande sorpresa  qualche anno fa  ho visto una sua statua al museo di Pallanza (VB), la gente inizialmente li chiamava “nuovo mercato”, ma questo  termine non ha  mai attecchito. Nei mercati si poteva far la spesa direttamente dai produttori senza l’intermediazione dei commercianti. Freschezza dei prodotti e prezzi bassi sembrava fossero sufficienti per attirare la gente ma all’inizio non fu così.   Un po’ per le proteste degli intermediari che si vedevano sottrarre una fetta di affari,  un po’ perché la gente  era diffidente temendo  che i venditori potessero imbrogliarli sul peso, il nuovo mercato faticava a decollare.
Tuttavia, appena due mesi dopo,  le cose cambiarono radicalmente.  In un  contesto di sviluppo della fiducia verso la nuova istituzione, in ogni mercato il primo banchetto fu della polizia annonaria munita di bilancia, di modo ché  il cliente potesse  fermarsi a quel banchetto e far controllare il peso della merce acquistata.


La sua presenza non era silenziosa come si potrebbe supporre. Ogni tanto  a voce alta: “attenzione, l’infrazione aspetta al varco”.  E l’infrazione era salata, 300 dracme, vale a dire praticamente tutto l’incasso.  L’ispettore sanitario era un’altra presenza fissa  oltre all’ annonaria. Girava tra i banchetti, ficcava il naso, controllava, e se  trovava della merce non adatta al consumo, la prendeva e la buttava direttamente nell’immondizia. Dal bancone all’immondizia! Nessuno protestava. L’infrazione si elevava soltanto in caso di protesta!!!
I mercati hanno avuto un ruolo centrale nella vita greca. Oltre al ruolo svolto nell’economia, sono stati centri di propaganda elettorale.  Non c’è stato un candidato che fosse uno, sia alle elezioni comunali che nazionali, a non far visita almeno una volta al mercato.


Ingredienti:
-          500 gr. di pomodori piccoli, fondamentale che siano sodi  (io ho preso i ciliegini)
-          300 gr. di acqua
-          380 gr. di zucchero semolato
-          1 bastoncino di cannella
-          5/6  chiodi di garofano
-          qualche goccia di essenza di vaniglia
-          il succo di mezzo limone
Procedimento:
Lavare i pomodorini. Con un coltello affilato incidere una piccola croce alla parte opposta al picciolo senza andare in profondità  e spremerli leggermente per far uscire i semi.  Scottarli per un minuto in acqua bollente, scolarli e immergerli in una bacinella con acqua ghiacciata. Spellarli, questo è un lavoro certosino trattandosi di ciliegini, ma va fatto. Le bucce si possono essiccare e tritare per usarle come condimento di insalate o anche di pasta fredda .  Dopo averli spellati, con uno stuzzicadenti bucarli da una parte all’altra partendo dal picciolo (questo non ho capito  a cosa serva ma ho ubbidito!).
Mettere a bollire l’acqua con  tutti gli ingredienti eccetto i pomodorini.  Contare dieci minuti da quando l’acqua stacca il bollore e immergere i pomodorini. Far bollire per circa 20 minuti. I pomodorini devono ammorbidirsi ma assolutamente non disfarsi. Anzi, se restano un pochino croccantini io lo preferisco.   Spegnere il fuoco e lasciarli nello sciroppo per tutta una notte. Il giorno successivo togliere con una schiumarola i pomodori e controllare lo sciroppo  che versata qualche goccia in un piattino deve poter essere solcato con un coltello senza rinchiudersi immediatamente. Se è troppo liquido, far bollire ancora per il tempo necessario controllando ogni tanto, se viceversa è troppo denso, diluire con un poco di acqua e far bollire fino al risultato desiderato.
Quando lo sciroppo è pronto, immergere i pomodorini, prendere la pentola dai due manici (con le presine mi raccomando!) e muoverla ciclicamente per 5 minuti. In questo modo lo sciroppo permea i pomodorini rendendo ogni boccone una dolce delizia!  Mettere in vasetti sterilizzati, versare lo sciroppo fino a coprirli, chiudere e conservare in frigorifero.
Come mangiarli? Serviti in un piattino con il caffè greco e un bicchiere di acqua ghiacciata è il modo classico e infallibile! Oppure con lo yogurt, usarli per un cheesecake, ma secondo me il modo migliore è con un tomino di capra su pezzo di pane abbrustolito!


Il metodo è diElenae funziona! Grazie Elena.



credits: Pireorama
           Syntages tis kardias

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