Premesso che trovo il chilometro zero un concetto paralizzante. Premesso che la natura ha previsto a fornire di elementi indispensabili per la sopravvivenza ogni luogo che l’uomo sia in grado di abitare e conseguentemente ha abitato e abita, per conciliare queste due affermazioni, ossia far quadrare il cerchio che nella fattispecie non è cosa impossibile, penso che per il nutrimento mirato esclusivamente alla sopravvivenza è sufficiente il kilometro zero. Il resto è tutto piacere, e non è proprio poco. Anzi!!!
E così, la mia sorella, una delle mie due, grande consumatrice di salmone, che a mia domanda: “ma come mai mangiate così spesso il salmone?” mi risponde serafica e senza esitazione di sorta: “Perché è ricco di omega3”!.
Che devo rispondere se non “speechless”?
Questa ricettina l’ho trovata da qualche parte che ora non mi ricordo dove. I miei giudici di casa, implacabili e severi, la prima volta hanno commentato: “Irene, lo zenzero va tagliato mooooolto più piccolo” e devo dire che avevano ragione. Lo zenzero va tagliato fine fine. La seconda performance l’ha dimostrato ampiamente.
Ingredienti:
- 2 tranci di salmone
- 1cipollotto tagliato fine
- zenzero fresco tagliato fine
- 4 cucchiai di olio evo
- un trito di prezzemolo e menta fresca
- sale nero di Cipro
- pepe bianco macinato fresco
Procedimento:
Far appassire il cipollotto e lo zenzero con l’olio evo in una padella. Mettere sopra i tranci di salmone e far cuocere per circa 5 minuti. Salare e perare. Girare e far cuocere per altri 5 minuti dall’altro lato. Versare il battuto di aromi e ritirare dal fuoco. Finire con un giro di olio evo.
Nota: i tranci di salmone li ho infilati in 2 coppapasta capaci di contenerli, per dargli la forma di medaglione. Li ho fatti scivolare nella padella dentro i coppapasta, e cotto un lato, ho girato e sprofondato con una forchetta l’altro lato sulla padella. Terminata la cottura ho sfilato i coppapasta.