Non si dovrebbe fare, ma a giudicare da me, le persone puntuali generalmente sono ansiose. L’ansia di arrivare a un appuntamento in ritardo spinge ad arrivare alla fine in anticipo. L’ansia di perdere un treno, un aereo, banalmente un autobus, spinge ad arrivare alla stazione, all' aeroporto o alla fermata in anticipo. Ecco, io appartengo a questa categoria di persone. Ansiose e puntuali. E perché ritardi ci deve essere un evento straordinario, che ne so, un cataclisma, un terremoto, uno sciopero, un imprevisto cui non si può rimediare.
E’ quanto è successo il 16 di ottobre, giornata mondiale del pane. Avevo deciso di postare la ricetta di questo pane ma poi ho letto questa notizia e mi sono distratta!!!
Premetto che non è periodo di lagana; questo pane è talmente legato alla tradizione dell’apertura del digiuno quaresimale di Pasqua, che proporlo in un altro contesto sembra quasi un’eresia.
A mia discolpa dico che volevo proporre un pane particolare e che ho voluto provare a prepararlo con il poolish. Il risultato è stato molto soddisfacente. Soffice e per niente gommoso.
Tante informazioni sul poolish le ho prese dal sito di gennarino, e da questoqui, molto interessante.
Per il poolish:
- 100 gr. di farina tipo manitoba
- 100 gr. di acqua temperatura 30 – 31 gradi
- 2 gr. di lievito di birra fresco
Procedimento:
Versare l’acqua in un contenitore, sciogliervi il lievito, mescolare bene e lasciare lievitare per due ore.
Per l’impasto:
- 200 gr. di farina 0
- 125 gr. di acqua a temperatura 30 – 31 gradi
- 4 gr. di lievito di birra fresco
- 1 cucchiaino di tahini
- ½ cucchiaino di miele
- 1 cucchiaino raso di sale
- olio per ungere
Procedimento:
Versare l’acqua in un recipiente, sciogliervi il lievito, aggiungere il tahini e il miele. Versare il poolish e poca alla volta la farina. Io ho impastato a mano ma ovviamente nulla impedisce di farlo con l’impastatrice. Anzi.....Quando l’impasto comincia a prendere consistenza, aggiungere il sale e continuare a impastare.
L’impasto inizialmente è parecchio appiccicoso, se non si riesce a lavorare, infarinare leggermente le mani e continuare, finchè non diventa liscio e omogeneo. Quando l’impasto comincia a prendere forma, per me diventa più agevole ungere le mani con dell’olio evo e continuare a impastare. Secondo me ha il vantaggio di non continuare ad aggiungere farina che alla fine rende il pane più compatto, inoltre diventa veramente più facile lavorarlo.
Formare una palla e lasciare lievitare per circa 2 ore. Tanto si è voluto a me con le temperature di questi giorni. Durante la prima ora e dopo 20 minuti dall’inizio lievitazione, prendere l’impasto, dargli leggermente la forma di un rettangolo e piegarlo prima prendendo la parte bassa e piegandola verso l’interno. Fare lo stesso con la metà alta e con il 2 lati. Piegare di nuovo a 2 e mettere a lievitare con il lato dell’unione in basso. Ripetere ogni 20 minuti soltanto per la prima ora, per un totale di 3 volte.
Dopo la lievitazione prendere l’impasto e stenderlo con le mani su teglia foderata di carta forno. Allungarlo e assottigliarlo con le dita, a circa 1 cm. di spessore, dandogli la forma tipica del pane lagana.
Lasciare lievitare per 1 ora ancora. Accendere il forno a 190 gradi. Posizionare una teglia sul piano più basso e versarvi un bicchiere di acqua.
Fare un trito di origano, timo, maggiorana e sesamo. Spennellare la lagana con un filo di olio e condire con il trito.
Infornare per circa 40 minuti. Togliere dal forno, spargere deifiocchi di pomodoro e lasciare raffreddare sulla gratella.